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e' il 27/05/07.. h.13.33
mi sento The current 

mood of ciciablog at www.imood.com
indosso... il pigiama
ascolto...
i Dinosaur Jr.
chattando con... nessuno e smanettando con emule vogliosa di nuova musica
pensando che neanche stanotte ho dormito abbastanza...

 

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giovedì, giugno 28, 2007

Appena tornata a casa dal Party ACTV + Party voluntarios all'Umbracle...
Tutto pazzesco. Come ogni volta che ti aspetti una serata assolutamente nella norma. Niente lo è stato, almeno per me.
E vorrei tuffarmi a letto ma alle 9 devo essere al porto.
Doccia fredda e via, sperando di non collassare lungo la strada...

fatemi un grosso in bocca al lupo!

sklero di delle 8:00:00 AM 

martedì, giugno 26, 2007

Rinchiusa al Media Center finora (sono ancora qui, zaino in spalla, in procinto di andar via), a studiare, o perlomeno a provarci (ho anche collassato sul libro). Con Carmelo e Giacomo che ogni tanto passavano a vedere se ero ancora via. Con due occhiaie formato famiglia.

Ho preso 8 all'esame di spagnolo, nivel B1. Dato che ho cambiato livello, confesso che è una doppia soddisfazione, e penso già di iscrivermi al B2 intensivo anche se qualcuno mi da della pazza...

Ma per l'esame di domani la vedo nerissima.
Poco male, al max lo rifarò a settembre. Però non posso fare a meno di tentare. Sempre.

E incrociamo le dita anche stavolta!

Coraggio, son già a quota -2!!!! ^____^

sklero di delle 10:42:00 PM 

lunedì, giugno 25, 2007

E i giorni volano.
E' passato il mio esame di diseño y dirección cinematografica (se l'ho anche superato, questo non lo so ancora) e anche quello di spagnolo.
E' passato San Juan.
E' passato l'inciucio con il tipo toscano (il secondo, per essere precisi).
E' passata la mia pausa dall'America's Cup.

E così sono di nuovo qui, da ieri. All'AC TV, con non poca soddisfazione. Mi piace l'ambiente, mi piace il mio lavoro, mi piace l'idea di essere tornata. Mi mancava il porto, anche se non lo sapevo. L'ho capito non appena ci ho rimesso piede, con la mia solita uniforme (che, chissà perché, dopo soli 13 giorni mi va già stretta... colpa della fame nervosa da studio?) e un nuovo pass. Ora non ho solo la O, ho anche la P e la I. Ho indovinato una nuova lettera e comprato una vocale! ^^
Lavoro con Majiu, una ragazza finlandese supersimpatica, sempre sorridente, e Ronnie, il mio capo italo-svizzero, simpatico anche lui e un po' pasticcione, almeno questa è la prima impressione. C'è anche Caroline, che lo stressa un po' ma alla fine gli dice "that's perfect".
E poi c'è che ora ho accesso anche al Media Center. E non è poco, dato che ho un esame mercoledi e uno venerdi. E qui si studia da dio. Sala giornalisti con vista sul mare.

E con questa vi lascio e torno al mio libro (mancano solo 110 pagine!!! Ce la farò?).

sklero di delle 5:34:00 PM 

mercoledì, giugno 20, 2007

Ieri: tentativo disperato di studiare in una biblio più caliente di un forno. Poi ritorno a casa e mi aspettano pulizia e spesa e cenetta con Ferdi [e indovinate che vino porta? Proprio quello rubato da casa sua-abbandonato sulla spiaggia-ritrovato da S.-riportato a casa di Ferdi] e Giulia e un Rojelio perennemente ipnotizzato dalla tele. Assaggia appena ciò che io e Giulia, future donnine da sposare, abbiamo preparato (ci starebbe "con amore" ma in questo caso gli ometti non son proprio quelli giusti ^^").
Poi passiamo da casa di Giulia, invasa dalla comunità turca, e via allo Studio. Ballo sul cubo, me la tiro un po'. Il messicano si degna di chiedermi se vado da lui proprio mentre sto andando via. Beh, in questi casi tirarsela è salutare. Alzo i tacchi che non ho e torno a casa senza pensarci 2 volte.
Stamattina tragedia: ho l'esame di spagnolo alle 12 e mi sveglio alle 11.30. Era prevedibile. Cazzo. Mando un sms a Johannes, e mi risponde che posso far l'esame domani. E' la mia ultima possibilità. E così vado a studiare da Carmelo fino alle 20. Si sta bene. Si chiacchiera ma non troppo. Finisco il libro. E incrocio le dita per domani.
Torno a casa, faccio la spesa, preparo dei calamaretti (che si riveleranno di un gommoso impossibile) per la cena e corro da Giulia. Ceno con lei e Olgu. Solite risate. La invidio perché hanno un rapporto stupendo, mentre io sopporto appena i miei coinquilini. Soprattutto dopo le pulizie rimandate e le feste a sorpresa alle 5 del mattino proprio quando mi tocca alzarmi alle 8, e i condom galleggianti nel wc, e le urla in portoghese, e le distese di bucce di semi di girasole nel comedor, e le loro mutande bianche flosce in bella mostra ogni santo giorno (insomma, ragazzi! Così si vede benissimo che sotto non c'è nulla!). Beh, di motivi ne ho a sufficienza. E cmq è andata così. Cerco di considerarlo come un training per il mio spirito di tolleranza. Mi tocca contare fino a 10000 per non prenderli a sassate, ma sto diventando piuttosto brava. 1... 2... 3... 4... 5... 6... 7.. ....................
Fumiamo mille sigarette (perlomeno io), parliamo del nostro erasmus, guardiamo le foto, ce le scambiamo. S. mi chiama, oggi ha fatto l'ultimo esame. Che invidia...
Alla fine vado via che son quasi le 2.

E domani di nuovo mille cose da fare: esame di spagnolo, certificato di un altro esame, studio, studio, studio....

Wonderwoman mi fa un baffo (per non dire un'altra cosa!)............... *_________*

sklero di delle 2:35:00 AM 

lunedì, giugno 18, 2007

Per ora sono in quella fase in cui ricomincio a vivere tutto senza angosce, senza tristezza. In cui la serenità mi avvolge.
3 esami fatti, nell'ordine, il 5, il 6 e il 12 giugno.
Il primo è andato benone, 6.3 su 7 che equivale a un 9 su 10 e a un 30 italiano. Non pensavo... devo essere più intelligente di quanto credessi. E ora attendo gli altri risultati, ma senza ansia.
Vedo Giulia quasi ogni giorno, io vivo al n.7 e lei al n.2, e per 2 mesi verrà a vivere a casa nostra al posto di Felipe. Sarà bello avere lei accanto in un periodo in cui non ci sarà quasi nessuno dei nostri amici. Almeno con lei non si smette mai di ridere! ^^
Venerdi scorso superfesta dell'America's cup. Entro con Carmelo, Giulia e Juan Carlos. Filo mi presenta come la sua migliore amica qui a Valencia, a una tipa che mi chiede "ma com'è che tutti ti presentano come la loro migliore amica?". Chissà. Tanti amici e ni un ometto. Alla festa c'è il mondo. Ma alla fine, dietro la facciata da festa strafiga, mi annoio anche un po'. C'è persino il tipo della biblioteca, ma ovviamente con un'altra. C'è il tipo messicano, e non ci caghiamo molto. C'è lui, che come sempre si incolla a chiunque in modo quasi patetico. Io son così ubriaca che che gli passo accanto palpandogli il sedere con nonchalance. Diciamo che è una delle poche cose che gli salvo ora che lo conosco meglio. Mi manca un po' pensare che fosse così speciale, ora che il velo di Maya (era maya??? boh!!! Devo ripassare Schopenhauer) è caduto giù. Ma è meglio così. C'è Johannes [vestito da hippie], con cui non trascorro molto tempo. Mi lancia sguardi dubbi, gli piaccio un casino e ciò mi molesta. Perché vorrei poter essere affettuosa con lui come con i miei amici. Ma questo mi blocca. Alla fine vado a dormire da Filo, mi da il solito pigiama e va bene così. Meglio dormire con un amico che con un ometto da una sera e basta. O uno che ha le stelle negli occhi e dopo un po' si rivela come tutti gli altri.
Sabato Carmelo viene da me, e improvvisiamo un pranzo. Pasta uovo, piselli, pancetta e sottilette. Inaspettatamente buona. Dopo, mi tocca una scarpinata alla ricerca di una cintura per i suoi pantaloni bianchi. Su e giù per Calle Colon, per Blasco Ibanez... e alla fine la trova proprio sotto casa. Non lo strozzo solo perché gli voglio troppo bene. E perché lui è fatto così. E forse se non fosse fatto così non lo adorerei.
Dopo passo da Giulia, si va da me a recuperare la ricetta del cous cous. Un salto al mercadona sotto casa e via. Prepariamo il cous cous con verdure e curry per la cena da Ferdi e Laura. Viene buono, è riuscito meglio altre volte ma non fa nulla. Mi doccio, impacchettiamo tutto e via sul bus. Alla cena mangio tantissimo, ci sono persone che non conosco, c'è Duarte che mi dice che una persona forse ci raggiungerà dopo, c'è Francesco di Livorno che ci illumina con la sua filosofia di vita e mi fa venir voglia di trasferirmi a casa sua. Dopo si va tutti in spiaggia a un doppio botellon (o anche di più... c'è gente ovunque... io e Giulia maciniamo km prima di riuscire a trovare un posto abbastanza appartato per far pipì!). Incontro Tonino e Daniele, i miei ex-coinquilini di Patraix.. mi mancano!!!! Però pazienza... Patraix era veramente troppo in culonia. Io e Giulia gironzoliamo salutando tutti e bevendo tinto de verano rubato da casa di Ferdi. Abbiamo anche una bottiglia di vino chiusa, il cavatappi è sparito come per magia dalla busta e non sappiamo come aprirlo. La abbandoniamo in spiaggia. Io trovo una bottiglia di vodka lemon camminando in mezzo alla gente. La tiro su, penso "è piena, bene! Questa viene con me!". Ne bevo metà, non capisco più nulla ma non so come faccio a non star male. Oggi tocca a Giulia. Alla fine arriva la persona che sto aspettando [e ha in mano un vino: "l'ho trovato in spiaggia!". Impiego un attimo per riconoscere l'etichetta. Io e Giulia scoppiamo a ridere... è il nostro!]. Non me l'aspetto. E non mi aspetto succeda nulla. E invece, e invece...
Quasi all'alba ci ritroviamo a dormire insieme sui cuscini del divano in camera di Ferdi. E' strascomodo, ma chi se ne frega. Sto bene così. E ora, voglio solo godermi tutto, vada come vada. S. mi ha detto che ho la fama di una che pensa al futuro. No, nel futuro vedo solo despedidas. Quindi penso al presente, il mio futuro include solo i prossimi 3 giorni e stop. E spero che nei miei prossimi 3 giorni siano sereni come questo lunedi. In cui devo studiare ma non riesco a preoccuparmici più di tanto. In cui ho voglia di chiamarlo ma non ci muoio. In cui forse, dopo secoli, il nostro piso sarà di nuovo pulito!



Primera ley del botellon: el tinto de verano trae siempre suerte!

sklero di delle 5:28:00 PM 

martedì, giugno 12, 2007

Oggi ultimo giorno da volontaria. Aquabus escenario con Maira, una ragazza brasiliana. Finisco alle 15. Pranzo con gli altri, mangio qualcosa come un pranzo di natale, saluto tutti e vado via. Passo da casa, mi doccio e mi cambio e via da Carmelo. Studio qualcosa come meno di 10 pagine in 4 ore. Ogni 5 minuti partono discorsi nuovi, sigarette, cerco di studiare ma è inutile. Mi piace il suo comedor incasinato, il divano con il copridivano a fiorelloni (...erano fiori?), la luce, la sensazione di non essere sola. Gli chiedo se ha della frutta, sparisce per qualche minuto e torna con una banana in mano. Ha in cima uno spruzzo di panna dalla forma equivoca. Che idiota. Scoppio a ridere per non so quanti minuti prima di riuscire a mangiarla, quasi non respiro. E al final non studio quasi nulla. Domani non so cosa scriverò su quel foglio bianco. Ma non importa. Non importa perché oggi sto bene. Ciò che resterà di questi giorni non è certo un numero su un foglio. Non è quello che conta. Resteranno quel divano, quella luce che irradia la stanza, la faccia di Carmelo che non riesce a concentrarsi sul libro per più di 3 minuti, il sapore del suo cafè cortado (che in realtà è un caffelatte) coi biscotti. Resteranno le risate per la banana, la nostra spesa insieme al mercadona. Resterà il suo chiamarmi "Ciciua" davanti ai suoi coinquilini che dicono "Que?", e a cui devo spiegare che non mi chiamo così. Resterà l'atmosfera di un pomeriggio che ho scelto di passare così pur sapendo che non avrei studiato quasi nulla. Resterà tutt'altro che un inutile pezzo di carta... e va bene così, va bene così.
E domani, come dice Noemi, farò affidamento al mio spirito di improvvisazione.
E speriamo funzioni.

sklero di delle 1:23:00 AM 

sabato, giugno 09, 2007

Ogni giorno è peggio. Ogni giorno vivo, mi diverto, sto con i miei amici che adoro.
Ma ogni giorno, ogni santo giorno, mi sveglio senza respiro. Con un nodo in gola che non va via. Mi sento schiacciata. Schiacciata da questa sensazione da fine di un'epoca. Schiacciata da questa sensazione di vivere in un'Atlantide che sta per affondare....
L'erasmus volge al termine, e ogni volta che mi siedo qui a studiare mi sembra di buttare via il mio tempo. Vorrei essere fuori, nel sole, a vivere tutto a mille come prima. Ma mi restano 4 maledetti esami da fare....

sklero di delle 11:13:00 AM 

martedì, giugno 05, 2007


(da un'idea di Ester - le scarpine son le sue!)

A Simo che è tornata a casa prima del previsto e che mi manca già! A Simo che sa dove tornare, e che invidio un bel po' perché io non ne son sicura....... un bacione bella!!!! Mi mancheranno le nostre cenette dal cinese! ^^

sklero di delle 11:36:00 PM 

lunedì, giugno 04, 2007

Disperazione pre-esame. Questi cacchio di testi preparati dal prof sono incomprensibili.

10 minuti fa:
scendo per le scale e sento 3 ragazzi spagnoli dire "madre miaaa" tra di loro dopo avermi lanciato un'occhiata strana.

oddio... sono così rossa?! T___T

sklero di delle 7:48:00 PM 

Oggi tutto ok.
Sveglia alle 8, buongiorno con nuova musichina scaricata durante la notte & leche-colacao-cereali, lavoro al porto, pranzetto, casa, doccina e biblio. C'è anche il tipo che mi piaciucchia. Così studio più contenta.

Ma... oggi mi sono ustionata.... porca puzzola, cos'ho che non va? :/

sklero di delle 6:18:00 PM 

domenica, giugno 03, 2007

Oggi è uno di quei giorni in cui mi scivola tutto addosso. In cui mi trascino lentamente dentro una bolla ovattata cercando di difendermi dal mondo, cercando uno sguardo amico. E' uno di quei giorni che non mi piacciono per niente.

Questo è uno di quei post che cancellerò. Scrivo perché ho bisogno di mettere bianco su nero quello che provo, di vomitare i pensieri e sentirmi meglio. Ma non voglio ricordarlo.

Voglio dimenticare. Voglio lasciarmi tutto alle spalle. Tutto quello che mi fa male, che non mi serve. E tenere per me solo la mia vita attuale, ciò che mi fa stare bene, giorni diversi da questo.

A volte penso ad alcune persone. Penso "dovrei chiamare, perché è giusto così."
Penso "Prima o poi lo farò."
Ma poi mi rendo conto che vivo meglio senza. E allora, perché farlo?
Il senso di dovere non serve proprio a un cazzo.
Ciò che serve è vivere, vivere come cazzo si vuole e basta. Lontani dalla coscienza collettiva, da un'idea di famiglia che non sempre coincide con la realtà, dai canoni imposti da chi non sa un cazzo di te e di cosa ti serve per stare bene.

Beh, per cominciare: Lipari fuori dalla mia vita. Fuori tutti. E che entri solo chi voglio io. I miei amici. Quelli vecchi, quelli nuovi.

Oggi decido io e vaffanculo tutto il resto.

sklero di delle 12:26:00 PM 

sabato, giugno 02, 2007

Giovedi:
biblio, corso di idioma, pranzo spettacolo (arroz con gambas y calabacín), biblio, uni per sapere un po' com'era l'esame di Biosca (che io farò il 12), poi di nuovo biblio, caffé con Duarte e i suoi amici, a casa per una doccia al volo e poi con Johannes verso Benimaclet.
Arriviamo al Barraca verso le 21.15. Non c'è ancora nessuno. Ordiniamo una birra, pian piano arrivano gli altri. Bigno, Simo, Cleme, Laura, Filo, Alessandra che è arrivata oggi, Ale, Martin, Marilina, Luca, Ciccio e spero di non aver dimenticato nessuno. Beviamo birra, sangria, spritz, limoncello. Mangiamo piramidine di pasta fredda e francobolli di pizza, speck con il pane e arachidi. Parlo tutto il tempo in spagnolo, nonostante l'alcol e la stanchezza. Non so come faccio. E in men che non si dica è quasi l'1. Andiamo via un po' in bici, un po' in taxi. Io, Laura e Ciccio accompagnamo Johannes a casa. Deve lasciare lo zaino con il vino portato per una cena poi boicottata.
Andiamo dietro plaza Honduras. Si ficcano tutti in un pub. Anzi, in uno stanzino di un pub, a giocare a freccette. Io, Luca e Johannes (e tratti anche Bigno, Filo e Ciccio) entriamo al Flow. Il posto è squallido, il dj incapace. Ma i pezzi in se' son de puta madre. Mettono su persino Under mi sensi. E' uno dei miei riddim preferiti... e drum n' bass mi mancava. E in generale mi mancava la drum n' bass. L'ultima volta l'avrò ballata al Link. E se non erro l'hanno buttato giù da 2 o 3 anni. E quindi chi se frega del posto, del dj. Stiamo da dio. Beviamo una birra, balliamo. E balliamo. E balliamo.
Dopo passa Ferdinando, propone Plaza del Cedro ma poi sparisce. E invece noi, io, Ciccio e Johannes, ci andiamo. Ci sono Sergio, Duarte sbronzissimo che zompetta tra le siepi, c'è la polizia. E' tardissimo, son le 4. Si torna a casa.
E il mattino dopo sveglia alle 10.30. E' dura, ma mi tocca. Enro e Felipe son già in piedi, e senza la loro divisa abituale (slippino floscio). Son già vestiti, mi preparano il caffè. Que pasa? Mi spiegano che vogliono iniziare una vita nuova, alzarsi a un'ora decente, fare cose. Mah, vediamo quanto dura....
Alle 12.45 vado al Multius. C'è la presentazione dei lavori per il corso della Del Rey. Il nostro progetto si chiama Fuego en el fuego. Distribuisco cerini promozionali mentre gli altri iniziano a parlare. Alla fine la prof non dice molto, non ha obiezioni, il progetto e la presentazione la soddisfano. Bene. Smessaggio un po', passo da Giulia per una sigaretta e due chiacchiere. Corro a casa, preparo lo zaino con il cambio per la serata, cerco disperatamente il pass che credo di aver perduto (ma che alla fine ritrovo) e corro, in ritardissimo, al porto. Arrivo alle 15.55, devo ancora pranzare e in teoria l'orario di inizio è alle 16. Saluto Martin, Marcelo, Filo, Bigno e Mauricio e scappo. Pranzo al volo facendo 2 chiacchiere con Fillo e poi seguo Carlos.
Mi tocca il parque. Insieme a Chiara, Silvia (una nuova volontaria colombiana), Teo, Borja e un nuovo tipo spagnolo di cui non ricordo il nome. Non c'è molto da fare. Anzi nulla. Andiamo a fare un giro, cazzeggiamo sul muretto, io sto un po' con Filo e Bigno che giocano con gli scacchi giganti (sono nella mia area, quindi posso :P). Vado a far merenda e alla fine mi ritrovo davanti Johannes. Mi riaccompagna al parque, cerchiamo gli altri. Sono in giro a cazzeggiare. Proviamo l'ossigeno nel tendone Ford, ci tuffiamo nelle palline Coca Cola, torniamo al centro dei volontari perché sto male. Giusto a colazione Enro e Felipe mi hanno chiesto come cavolo faccia ad andare a dormire tardissimo ed essere in piedi al mattino per fare mille cose. Ecco come faccio. Credo di essere wonderwoman ma poi all'improvviso mi ritrovo sdraiata sui cuscinoni del centro volontari perché mi sento una pezza.
Bevo un te' freddo con 2 bustine di zucchero e mi riprendo. E per fortuna la sera arriva. Spiaggetta del centro dei volontari. Festa anomala. Ci sono solo birre, senza comida. Io e gli altri colonizziamo un ombrellone e un monte di sdraio. Ale si piazza lì con noi perché dice che il nostro gruppo è pieno di guapas. E, concedetemi un po' di orgoglio nazionale, le italiane alzano la media. Riempiamo i tavolini di lattine vuote. Mi ritrovo a far lezione di italiano agli spagnoli. "Repitalo! Miiinchiaaa!". Faccio persino alcuni brevi video dei miei nuovi alunni. Cantiamo Cumpleaño feliz a Carlos che compie 22 anni. Sto bene. O starei bene se non fosse per una piccola inquietudine di fondo...
Passo dall'Estrella con gli altri, ma io e Johannes andiamo via quasi subito. Ale è sparito. Elisa cerca di attaccarcisi senza risultato. Chiamo Filo, loro son da Marcelo. C'è ancora la pizza. Ci fiondiamo in bici verso Cardenal Benlloch. Pizzaaaaa. Alla fine ne mangio persino troppa. Johannes mi accompagna a casa a lasciare lo zainone con l'uniforme. Passiamo al New York, gli altri son già lì. Non piace a nessuno, fuggiamo subito. Passiamo al Walk About ma io ho troppo sonno, sono a pezzi e vado a casa. Son già le 3. Johannes insiste per accompagnarmi come sempre. No sè que pasa. Sto da dio con lui e spero solo che resti tutto esattamente così com'è. Le ragazze (e i ragazzi, claro) vanno e vengono, gli amici restano.

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sklero di delle 1:54:00 PM 

venerdì, giugno 01, 2007

Ieri serata spettacolare... non una di quelle in cui penso "devo disfrutar di ogni momento, devo divertirmi". Una di quelle in cui non pensi, ti diverti e basta. E vai a letto distrutta ma felice.

[continua...]

sklero di delle 11:47:00 AM 


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