Ieri pomeriggio mi ritrovo nel bel mezzo di una tempesta di scazzo assoluto. Una di quelle da cui non mi sembra si possa uscire. E' sempre così. Assolutizzo tutto, ogni momento. E se è la felicità a essere assolutizzata, va bene. Ma quando è un momento di scazzo come questo, è un po' meno divertente.
Per non pensarci (e perché non ho nulla in dispensa/frigo), vado giù a far la spesa al DIA. Il supermercato è caotico, labirintico, per passare bisogna incastrarsi con gli altri clienti come in un tetris. E, con un sacchetto di cipolle in mano, mi ritrovo a chiedere a un tipo dove si pesano, perché non vedo nessuna bilancia nei paraggi. Beata ignoranza. Mi risponde che pesano tutto alla cassa, e poi inizia a flippare perché sono italiana e lui ha vissuto 2 anni a Torino (non ho il coraggio di dirgli che non c'ho mai messo piede), e inizia a parlarmi in italiano. Facciamo 2 chiacchiere, mi chiede dove esco di solito e gli rispondo che sono appena arrivata, che non conosco quasi nessuno e che vivo anch'io da queste parti. E gli lascio il mio msn. Lui è veramente bello, quindi la scelta non è difficile. Rappresenta il classico prototipo di spagnolo affascinante e simpatico che si spera di incontrare in erasmus e che, fino a ieri, pensavo non esistesse nella realtà.
Lui è lui. Però devo pure far qualcosa per dimenticarlo. O perlomeno provarci. E quindi va bene così. E poi, un po' di immersione nella movida espanola non mi farà certo male, dopo 5 mesi e mezzo a uscire quasi esclusivamente con italiani e altri stranieri.
Insomma, viva il DIA.
Ceno con i miei nuovi coinquilini. Yolanda, una chica gallega que studia comunicacion audiovisual come me, e Ivan, un chico argentino che lavora con Flash e programmi del genere. Caroline, la tipa francese che non parla quasi spagnolo, è fuori. Dopo usciamo, Ovella Negra e Moog. Io sono stanchissima, vorrei mollare ma ho un po' il terrore di tornare a casa da sola. Da quando sono arrivata a Barcelona vivo artigliata alla mia borsa tipo rapace. Non mi hanno mai rubato nulla e so che c'è una prima volta per tutti.
Ma per quest'anno ho già dato. A 4 mesi dal furto di 300 euro dalla mia postepay (ricarica online a un'altra carta di cui ovviamente non conosco i dati) non ho idea di che fine abbiano fatto i miei soldi. E mi sembra sufficiente.
Mentre siamo in giro i miei coinqui hanno atteggiamenti sospetti... mi pare si piacciano ma non so... non si baciano ne' nulla del genere. Ma al ritorno a casa si docciano insieme e spariscono nella stanza di lei.
E così, in questo periodo di crisi da single annoiata, mi tocca anche vivere con una coppietta.
Beh, sarà catartico.
E oggi arrivano Martin e Marcelo da Valencia.
E inizia il Busker's Festival: