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e' il 27/05/07.. h.13.33
mi sento The current 

mood of ciciablog at www.imood.com
indosso... il pigiama
ascolto...
i Dinosaur Jr.
chattando con... nessuno e smanettando con emule vogliosa di nuova musica
pensando che neanche stanotte ho dormito abbastanza...

 

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domenica, settembre 23, 2007

Di nuovo a Bologna. Dopo 5 mesi, a parte una notte a luglio.
Ed e' strano. Cammino per strada, via del pratello viva come non la vedevo da secoli. Ho quasi voglia di tornare, ma non so. Amo sia questa città che Valencia e, forse, adesso, Valencia un po' di più. E' strano fare tutta via del pratello, tra il vocìo della gente e le folate di porro, e vedere solo una faccia nota, e non avere voglia di salutare il proprietario di quella faccia nota, perchè non saprei cosa dirgli. Ed e' bello scendere per strada e, sotto casa, incrociare qualcuno che conosco. Che anche se conosco poco sembra contento di vedermi, che mi ricorda del compleanno di Andrea e mi propone una pizza tutti insieme lunedi sera. E quindi, forse, questa settimana che ho davanti non sarà poi così vuota. In fondo son contenta di tornare, di rivedere un po' tutti, di scorrazzare con il mio liberty (sempre se parte ancora) e volare di nuovo via. E non so se supererò l'esame di lunedi. Non so se domani riuscirò a studiare, se il mio cervello è ancora capace di memorizzare informazioni così distanti dalla VITA. Così superflue, così noiose, così... così...
E mi sento bene perchè sento che il mio tempo a Valencia non si è ancora concluso ma sento anche che sarò felice di tornare a Bologna, quando mi sentirò pronta a farlo. Sarò felice di viverla con un nuovo spirito, con nuovi occhi, di tornare ad amare le cose che amavo un tempo, anni fa. E che mi erano venute a noia. Che la amerò non come s'ama una città sconosciuta, ma come s'ama una città che un tempo mi rendeva felice. Per le cui strade scorrazzavo stretta a Fra, in cui vedrò posti noti e posti nuovi. Cammino per strada e vedo una marea di sconosciuti. Catturo frammenti di frasi dette, che si perdono nell'aria. Nomi di locali che conosco "... stiamo andando in vicolo bolognetti, poi forse al TPO" oppure "perché non andiamo al B...?". E le lettere dopo la B mi sfuggono... le sento, mi chiedo se sia un locale nuovo, ma si perdono nell'aria e nella mia memoria sputtanata. Sarà il latte? Saranno i biscotti? Sarà che ho dormito poche ore? Sarà il viaggio? Saranno i 30 che si avvicinano inesorabili?
Quest'anno rifesteggio i 25. Inizio a scontarmi l'età come le vip. Perché in fondo, l'erasmus ci fa sentire un po' tutti vip. Tutti al centro di una vita da reality show. E a settembre si ricomincia. Nuova edizione, nuovi volti, nuove vicissitudini. Ma chi torna a casa, le arie continua a darsele. Fra dice che gli erasmus si danno arie di superiorità. Beh, possono permetterselo. Sono un po' gli eletti del XIX secolo. Fortunati vincitori di un fantastico viaggio. Non per 2, e per un week-end, come nei concorsi. E quando il viaggio finisce, si torna a casa. Ma diversi. Diversi sul serio.
Camminavo a testa bassa, per la strada, angosciata dal domani, dall'oggi, da ieri, dalle giornate lunghe e inesorabilmente troppo uguali a se stesse. E ora cammino a 2 spanne dal marciapiede. Sapendo che tutto ciò che voglio io lo sarò.

sklero di delle 1:02:00 AM 

giovedì, settembre 06, 2007

La saga MOLTI SOTTO UN TETTO continua.

Protagonisti attuali: 7.

Io - chica italiana che passa dal disordine alle manìe da casalinga frustrata e che, nel frattempo, prova anche a studiare.

Enro - altro abitante storico del piso. Brasiliano strapallido e fancazzita che si alza alle 5 del pomeriggio e fa finta di lavorare in un pub liberal (secondo me con l'unico scopo di sbirciare qualche tetta). Di umore molto variabile.

Giulia - erasmus 2006/07 di Pisa, studentessa di medicina. Vive qui da fine agosto. Trascorre il suo tempo chiusa in camera a studiare o amoreggiare su msn con il suo tipo. Quando non va la connessione corre come una pazza per il piso cercando di connettersi da ogni angolo, oppure ci rinuncia e amoreggia dal mio (povero) pc. Che ultimamente si comporta bene.

Elena - amica immaginaria di Giulia (secondo Simonetta, almeno finché oggi non ha potuto constatare la sua esistenza verdadera). Anche lei studentessa di medicina di Pisa. La coinquilina ideale: non fa rumore, non sporca, non rompe. In realtà perché non c'è mai (perché non manda Enro al posto suo tutto il giorno fuori? mah).

Barbara - fancazzista svizzera venuta qui in vacanza a metà luglio. Mangia in piedi e suona la chitarra e fa finta di dormire sui materassi appena ciulati. Però ogni tanto fa le pulizie. Non ho ancora capito se mi è simpatica o no. Il 10 va via. Fuori una.

Danilo - brasiliano amico di Paula, arrivato a sorpresa qualche giorno fa. Enro: "Hola! El es nuestro nuevo companero de piso". Ah, buono a sapersi. Guardato con sospetto per almeno le prime 24h, quando finalmente ho capito che grazie al cielo non ero di fronte a un nuovo Felipe (più avanti scoprirete chi è. Paura, eh?) ma a un chico innocuo in cerca di casa.

Simonetta - erasmus tornata qui causa esami (come quasi tutti). Studentessa di informatica di Parma. Che dire? Mi mancava, e sono felice sia qui. Maniaca dei negozietti cinesi, delle birre di marca (io c'ho rinunciato da un pezzo), delle cosine cicciose e di H&M. Non chiedetele mai di prepararvi le linguine agli scampi (oppure girate alla larga dalla cucina). Perché potrete imbattervi in lei che parla con le zampine tranciate.

So che gli ignari lettori di questo blog non sanno nulla di tutto ciò, ma è una storia lunga.
Fatta di arrivi, di partenze, di sovrapposizioni di arrivi e partenze.
Di pile di piatti e di frigoriferi sull'orlo del suicidio. Di lavatrici sfruttate come schiave. Di materassi rubati. Di pulizie improvvise. Di porte sbattute e porte aperte. Di sigarette scroccate e offerte a giro. Di pasti a orari strani. Io con il caffe-colacao e Giulia con la pasta al pomodoro. Io con la merenda e Enro e Danilo con la pasta con sopra il pranzo di natale. E' una storia fatta di solidarietà e menefreghismi. Di un nuovo clima, di nuovi giorni, di nuovi skleri e di nuove risate. Di un nuovo ordine nell'armadio. Di materassi gonfiabili incastrati in spazi impossibili.
Fatti dell'arrivo di Paula e di un ignoto amico dei brasiliani, poi anche andato via, e della partenza di Rojelio per Castellon.
Dell'arrivo di Barbara, e delle valigie di Giulia ed Elena, e della partenza mia per Barcelona e di Enro per Ibiza e poi, finalmente (!) di Felipe per Fanculonia. L'uomo che era uno solo ma sporcava per 5.
Del mio ritorno di passaggio, e del ritorno di Enro. E dell'arrivo di Giulia ed Elena, e poi del mio. E della partenza di Paula e Barbara per Madrid, e dell'arrivo di Danilo. Del ritorno di Paula, della sua (falsa) partenza per Roma e del ritorno di Barbara, e della (vera) partenza di Paula per Dublino. Dell'arrivo tanto atteso di Simo, del prossimo arrivo di Giorgio e dell'immanente partenza di Barbara.
Perlomeno si spera.

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sklero di delle 3:17:00 AM 

lunedì, settembre 03, 2007

Bilancio di una domenica post-sbronza da assenzio:

Un piede distrutto (ematoma + escoriazioni varie)
Una mano divorata da una gatta malefica
Una resaca fatal.

E tutto ciò per essere uscita con un tipo che mi piace.

Ma... averlo tampinato per mesi non era sufficiente?!

sklero di delle 4:35:00 PM 


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