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e' il 27/05/07.. h.13.33
mi sento The current 

mood of ciciablog at www.imood.com
indosso... il pigiama
ascolto...
i Dinosaur Jr.
chattando con... nessuno e smanettando con emule vogliosa di nuova musica
pensando che neanche stanotte ho dormito abbastanza...

 

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venerdì, agosto 27, 2004

Mamma è partita ieri mattina, per un week-end dai suoi parenti. Che in teoria sarebbero anche i miei, ma me ne ricordo di rado. Ricordo lunghissimi giorni di pasqua e lunghissime tavolate, e continui cazziatoni a me che ero sempre "la solita"... e non mi mancano affatto. Io e Mary sole, con Biagio e 7 gatti e 2 criceti. Sole cocente in terrazzo, soliti malauguri mentali ai nostri fantastici "vicini" simpatici ed educati, infinite puntate di maison ikkoku tra ieri pomeriggio e stanotte. Anche "Out of time" in divx fino alle 4 di mattina. Un bel sogno a metà tra la vita reale e un videogame, stavo anche vincendo o cmq mi sembrava di essere a buon punto. Ci avevo proprio preso gusto... ma vengo tirata fuori da Mary urlante "Sveglia... vieni, presto, sta succedendo un casino!", mi tiro su temendo che si tratti di Biagio (per ora è particolarmente incline ai disastri) quando mi ritrovo davanti ad una cascata d'acqua che parte impazzita dallo scaldabagno e Mary nel panico... alla fine abbiamo chiuso i rubinetti, e chiamato qualcuno che venisse a controllare. L'hanno sostituito, era bucato. Dopo - presumo - una ventina d'anni di onorato servizio, Giancaldo ci ha abbandonate. :( Ci mancherà.
Oggi mi sento polemica. Penso a cose più grandi di noi, e penso alla rabbia e all'impotenza, alla rabbia dell'impotenza. Penso al giornalista ucciso da persone che non sanno cosa sia la vita umana, e con cui si cerca anche di trattare. Penso a Bush e ai sorrisi finti e leccaculisti di Berlusconi. E penso che debbano sentirsi a buon ragione assassini di molteplici omicidi. E mi sento indignata, e sconvolta da ciò. Non riesco a capire come si possa uccidere, come si possa non considerare ogni uomo e tutto ciò che gli ruota intorno un mondo, un mondo meraviglioso che nessuno ha il diritto di distruggere. Non sono parole, anzi quel che provo per la vita umana non è descrivibile. Solo provo a capire, provo a cercarne le cause nell'ignoranza, nel fanatismo, nella malvagità. Ma non ci riesco. Mi ritrovo sempre allo stesso punto. Mi ritrovo di fronte ad un abisso, di fronte all'impossibilità di andare oltre. Non riuscirei mai neanche ad abortire se mi trovassi di fronte a tale scelta, non ci riuscirei neanche sapendo di essere una potenziale pessima madre. Amo la vita, e il vuoto che una persona lascia è incolmabile, è straziante. Anche se è una persona che non si ha mai conosciuto. Se ci si pensa è orribile. E allora non riesco a capire, non riesco che a sentirmi incazzata per come va il mondo, a pensare mille "se" e mille "ma" che affollano la testa di fronte ad una perdita. Mi sento rabbiosa e impotente. Guardo di rado i tg. E forse è questo che mi salva. Il non essere anestetizzata di fronte alla morte. I tg dovrebbero informare, senza dettagli sensazionalistici, senza filmati cruenti che più che indignare nella maggior parte delle persone innescano una difesa, un'anestesia appunto. E così la morte, all'ora di pranzo, mentre noi ce ne stiamo tranquilli con la nostra cotoletta nel piatto, si confonde nel flusso delle immagini mediatiche. Poi cambi canale e vedi degli idioti in una casa, mantenuti dai nostri soldi che chissà come son finiti lì dopo passaggi tra infinite mani, che discutono per un locale da burini e che si guardano in cagnesco gonfiandosi nelle loro magliettine con sotto pelle abbronzata e muscoli pompati da anabolizzanti. Torni su raidue, e le olimpiadi non si vedono, solo un formicolio grigio e uno "ssshhh" perenne, perché qualche stronzo ha deciso di disturbare il segnale ad orari prestabiliti. Ti lanci sul cellulare, e ricevi l'ennesimo sms di richiesta di 10 euro per il compleanno di una fighetta cretina che fa parte della comitiva con cui esci da anni - e da anni te ne chiedi il perché -, una che non si ricorda neanche quand'è il tuo, di compleanno. E mandi tutti affanculo (con due "f" rende di più, credetemi).

Il tuo ragazzo è stra-triste. I gatti hanno di nuovo le pulci. Ale è sparito senza pagare l'affitto per i suoi simpatici - e puliti soprattutto - amici, che sono stati nella tua casa in campagna. Che credevano di essere ospiti e non hanno neanche ringraziato. Che hanno lasciato uno schifo e anche tirato giù una tenda. Tu vuoi andare da qualche parte, qualsiasi parte. Ma poi ci pensi e ti rendi conto che non vorresti essere in nessun altro posto che non sia questa vecchia casa. Solo vorresti che il mondo andasse da qualche parte, da qualsiasi altra parte. Con tutte le tue forze.

sklero di delle 11:28:00 PM 

giovedì, agosto 26, 2004

Ancora nell'isoletta. Estate di @, a parte qualche fulmineo sprazzo positivo. Voglia di ricominciare a studiare (sintomo inequivocabile delle schifose vacanze appena trascorse), ma tranquillità zero. Tristezza, voglia di tornare a Bologna e di chiudersi in biblioteca per riuscire ad approfittare, di quella famosa voglia di studiare. Ha ragione mio cugino,

QUEST'ISOLA AD AGOSTO E' UN TROIAIO.

E perdonate la volgarità.

Misantropia a ppppalla.......

sklero di delle 8:20:00 PM 


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